Perchè gli oli vegetali sono più mortali del fumo di sigaretta? Il fumo di sigaretta e gli oli vegetali causano patologie attraverso lo stesso meccanismo. Noi non obblighiamo i nostri figli a fumare, perchè allora li obblighiamo a consumare gli oli vegetali?
Chi fuma ha un rischio di sei volte maggiore di sviluppare una patologia cardiaca rispetto al non-fumatore. Il cancro è responsabile di meno di un terzo delle morti causate dal fumo, mentre l’infarto e l’ictus causano almeno la metà delle morti. Siamo d’accordo che il cancro al polmone è la conseguenza dell’inalazione volontaria di una nube chimica tossica.
Oggi sappiamo che l’infarto è causato da uno stress ossidativo che provoca una risposta immunitaria con danno delle arterie che può esitare in un infarto. Grazie a decenni di studi sappiamo che le sostanze chimiche contenute nel fumo di sigaretta causa esattamente questo stato di ossidazione, infiammazione e risposta immunitaria. Nello specifico queste sostanze chimiche dannose sono alfa-, beta- aldeidi insaturi. Si è visto che fumare è un eccellente modo per produrre aldeidi in quantità pericolose che arrivano nel nostro circolo, causando danni ben oltre quelli nel cuore. Questi aldeidi sono potenzialmente carcinogenici anche per i bambini (tramite una mutazione dello sperma).
Purtroppo il fumo di sigaretta non è l’unico modo per assumere aldeidi: noi stessi li possiamo produrre se abbiamo un’alimentazione troppo ricca in grassi polinsaturi-omega-6!!! Oli vegetali di semi di girasole, mais, soia, arachidi, etc contengono grandi quantità di grassi omega 6. Quando li mangiamo li incorporiamo in ogni membrana delle nostre cellule del nostro corpo e creiamo così uno stato ossidativo con produzione di aldeidi.
E’ ironico, per non dire alienante, che le società internazionali di cardiologia per gli ultimo cinque decenni ci abbiano consigliato di consumare più oli vegetali (quelli citati sopra) e meno oli saturi. E noi abbiamo obbedito.
Gli oli di semi summenzionati sono la prima fonte di grasso in quasi tutti gli alimenti dei supermercati, allo snack bar e nella maggior parte dei ristoranti.
McDonald’s nel 2002 è passato dall’utilizzo di grasso bovino per friggere all’olio di canola dopo pressioni incessanti dell’associazione cardiologi (Heart Foundation).
Sappiamo quindi quanto siano devastanti per la nostra salute gli aldeidi che produciamo nel nostro corpo: purtoppo possiamo renderli ancora più pericolosi surriscaldandoli prima di assumerli.
Uno studio del 2015 ha dimostrato che se surriscaldiamo a 180 gradi un olio contenente grassi omega 6, si formano grandi quantità di aldeidi. Ma non è tutto qui!!! Ogni volta che l’olio viene riutilizzato la loro concentrazione cresce vorticosamente. Lo studio dimostra che al quinto giorno di riutilizzo la concentrazione di aldeidi cresce di cinque volte rispetto al primo giorno, quanto la quantità era già pericolosamente alta.
Ecco perché vediamo carcinomi polmonari in persone che non hanno mai fumato ma che cucinano con oli di semi.
Molti tipi di cancro e l’infarto sono causati da aldeidi, indipendentemente che li assumiamo fumando, o inalando il fumo di sigaretta di altri, oppure inalando il vapore emesso dal cibo che viene fritto o mangiando cibo cucinato in questi oli: comunque il danno è il medesimo e devastante.
Non si tratta di speculazioni o ipotesi, si tratta di dati scientificamente dimostrati e ignorati da coloro che fanno le linee guida per la nostra salute.
L’articolo è tratto dal blog a cura della Dott.ssa Tomasi.