Stop alla lacrimazione in pochi secondi con il nuovo laser a diodi.
Quando si esegue
L’intervento viene praticato quando c’è una ostruzione del settore inferiore delle vie lacrimali al fine di ricanalizzare le cosiddette vie lacrimali di deflusso cioè la sezione che comprende il sacco lacrimale che raccoglie le lacrime e le convoglia attraverso il dotto naso lacrimale nel meato inferiore del naso. Questa parte delle vie lacrimali si può occludere e spesso infettarsi per malattie quali dacriocistite, calcoli delle vie lacrimali e in forte aumento per atrofia delle mucose nasali dovuta ad uso/abuso di cocaina. Le altre cause in aumento sono i traumi della faccia, gli interventi di rinoplastica e le malattie del naso e dei seni paranasali come la sinusite.
Prima dell’intervento
L’oculista esegue un lavaggio delle vie lacrimali dal quale si può valutare il mancato deflusso de liquido iniettato nel naso e valuta la presenza o meno di pus a livello del sacco lacrimale. Spesso i pazienti presentano già alla visita preliminare una dacriocistite, cioè una infiammazione purulenta del sacco lacrimale per la quale bisogna instaurare una terapia antibiotica sistemica e programmare l’intervento con urgenza. L’intervento di ricanalizzazione delle vie lacrimali va sempre eseguito prima di un intervento di cataratta per evitare il rischio di una infezione postoperatoria estremamente grave.
E’ utile consultare un oculista specializzato in oftalmoplastica perche sia nella fase preoperatoria sia per l’intervento è opportuna una esperienza e una conoscenza dell’anatomia e delle tecniche chirurgiche che interessano sial’occhio che il naso. Il chirurgo specializzato in oftalmoplastica associa alle conoscenze relative all’occhio anche quelle riguardanti gli annessi oculari come le vie lacrimali e le strutture nasali. Per questo prima dell’intervento è utile una endoscopia nasale che permette di valutare eventuali deviazioni del setto nasale, riniti, polipi o altre malattie del naso che potrebbero influenzare negativamente l’intervento. Peraltro l’endoscopia nasale è una procedura che viene eseguita ambulatorialmente, non è dolorosa e dura solo qualche minuto.
Per quanto riguarda la Tomografia Assiale Computerizzata (TAC) questa viene eseguita solo quando c’è stato un trauma facciale, quando si sospetta una lesione dopo rinosettoplastica o dopo una valutazione endoscopica per approfondimento diagnostico.
Fortunatamente i tumori delle vie lacrimali di deflusso sono molto rari anche se sono in aumento i linfomi.
Gli esami preliminari:
Analisi preoperatorie: Emocromo con formula, Piastrine, Pt, Ptt, INR, Azotemia, Glicemia, ECG con visita cardiologica. Rivalutazione di eventuale terapia anticoagulante/antiaggregante
L’interventoE’ una tecnica chirurgica di drenaggio delle vie lacrimali mirata a bypassare l’ostruzione del dotto naso-lacrimale e del sacco lacrimale determinando una nuova via di deflusso tra il sistema lacrimale e la cavità nasale.
Al momento vengono praticate due tecniche:
Per questi interventi è prevista l’anestesia locale con sedazione in Day Surgery con digiuno da almeno 6 ore
Il post operatorio
Ci possono essere edema e/o ecchimosi, sanguinamento dal naso. E’ necessaria la terapia antibiotica locale e sistemica, il lavaggio delle vie lacrimali e controlli endoscopici delle cavità nasali
Gli interventi sulle vie lacrimali rappresentano un settore di eccellenza di GAMMA MEDICA e del dott. Federico Garzione. Dal 1983 sono stati eseguiti migliaia di interventi sulle vie lacrimali per infezioni e ostruzioni del sacco e dei canalini lacrimali con una percentuale di successo pari a quella riportata nella letteratura scientifica internazionale.